Ho deciso di pubblicarla qui perchè parla di un argomento complesso e difficile per noi operatori che lavoriamo con questo tipo di pz ... e perchè oggi sono arrabbiata avendo letto dell'ennesimo suicidio di un ragazzo di 27 anni a Rebibbia...fragile..malato..
Non è colpa delle carceri se ci sono i suicidi... è colpa delle istituzioni giuridiche e sanitarie che non riescono a comprendere che i pz malati devono essere curati e che pz con doppia diagnosi , psichiatrici e tossicodipendenti insieme per capirci... sono difficilmente gestibili dentro a un contesto penitenziario.. che non è deputato a curare i malati ma a contenere chi fa delitti e reati... Sono dalla parte degli assistenti penitenziari a cui sono richieste competenze che non possono/devono avere... perchè il loro lavoro è altra cosa... ma sono umani pure loro... e quando un pz ti minaccia e si mangia le pile e si sgarra perchè vuole ottenere qualcosa o perchè sta proprio fuori di testa.... o perchè se è tossicodipendente cerca di trovare qualsiasi cosa per sballarsi.... pure l'aceto!!!! ... non è proprio facilmente gestibile...
Sono arrabbiata perchè se un ragazzo di 22 anni ancora non è " tossicodipendente" certificabile... ma ha una situazione sociale drammatica ed è solo... in comunità " per tossicodipendenti"... non ci può andare... perchè è "psichiatrico" ...è una cazzata!!!!!! e il problema è solo economico...
No ...meglio che vado a nuotar eper un pò e poi cucinerò per il week end...
queste riflessioni che ho riletto...sono ancora valide... e dedico questo post oggi ai miei pz che ora stanno " fuori"... e che mi hanno chiesto l'amicizia su FB per avere un contatto , un punto rete... e per evitare come cerco sempre di dire a loro di ricadere nell'uso di sostanze stupefacenti...e di chiamarmi e contattarmi... non quando sono ricaduti... ma quando il pensiero di farlo riaffora dal blu del nulla...
Ecco a me là mi piace stare.... prima del pensiero dell'azione di pensarlo....
Ora vado se no trovo traffico in corsia...!!!
Buongiorno Mondo! Jole
Capranica 10 ottobre 2015 ore 8,48
Oggi piove...ma fa ancora caldo...ed Emil è già sveglio in questo sabato che fra poco partirà nella sua routine....pulizie...piscina..spesa e poi forse a Roma per vedere lo spettacolo dove due miei pz saranno sul palco di un teatro...forse... perchè con questo tempo brutto salta a domani...non so...
Martedi a Bracciano ci sarà un incontro con i colleghi dei tre SER.T dell'Azienda...un "Quality Group" organizzato dai tre responsabili al fine di farci incontrare e confrontare su argomenti e modi di lavorare con i ns pz. Siamo tutti colleghi con tanti anni di lavoro e professionalità ed è bello potersi scambiare impressioni e anche lamentarsi un pò....Scrivo sempre che la formazione e la supervisione sono degli ottimi " paracadute" per non cadere nel burn out....e nella presunzione onnipotente...di saper lavorare meglio degli altri....e quindi ogni volta che posso..cerco di partecipare agli eventi mettendomi nella condizione di voler imparare sempre...da tutti e da tutto....e poi i miei colleghi sono veramente bravi nel nostro lavoro...!!!
Si è pensato di confrontarci su un argomento difficile come la " ricaduta" del pz tossicodipendente...perchè la patologia che trattiamo...prevede come espressione della descrizione: " malattia - cronico - degenerativa recidivante...." quindi è incluso che si ricada....nell'uso di sostanze...
Io martedi non ci potrò essere perchè devo essere al servizio....riunioni d'equipe e poi il gruppo di psicoterapia il pomeriggio....che condurrò da sola perchè Massimo è impegnato in un suo corso....e quindi devo esserci con i miei omoni....non posso proprio perderlo...!!!!
Però...siccome tratteranno il tema della ricaduta da un punto di vista " sociale"...le mie due colleghe hanno già prodotto del materiale che io ho visionato...su aspetti diversi...io ho pensato di scrivere due righe di considerazioni personali in modo da condividere con loro....anche senza la mia presenza....su che vuol dire per me ricaduta...e che significa ricaduta .....in carcere per i pz che seguiamo.
Scrivere un post mi aiuta a esprimermi meglio.....prima ho iniziato aprendo un doc su office e la pagina bianca mi ha inibito.... e quindi faccio finta di raccontare raccontandomi e om..via....!!!!!
Nella mia lunga esperienza ventennale ...anzi di più... con questo tipo di pazienti...ho vissuto tante fasi diverse di come gli eventi accadessero di fronte a me...Quindi all'inizio della mia carriera per me erano " utenti" e non pazienti....e c'era l'illusione che si potesse guarire dalla tossicodipendenza semplicemente togliendo la droga dal corpo e via....!!!!!!. Oggi non è più così....e anche scientificamente non è più così...e meno male dico io!!!!!!! Oggi la dipendenza patologica da sostanze...è una patologia riconosciuta dall'OMS dal 2004....una disfunzione cerebrale...appunto...come l'infarto...l'ictus....insomma il cervello di un tossicodipendente non è uguale a uno che non fa uso di sostanze....simple as that!!!!
Accogliere questa realtà è difficilissimo per i mie pz in carcere....soprattutto ai cocainomani che entrano e non si sentono affatto "malati" e men che meno " tossicodipendenti"....quindi è tutto faticoso e difficile per noi operatori....come faccio a curarti se neanche ti riconosci come malato???????
L'approccio alla cura per noi operatori è multimodale , multiprofessionale, integrato , personalizzato e condiviso con il paziente....che sembra facile....ma pure questo non lo è...perchè un td cerca di auto curarsi....come gli piace di più...e cioè usando farmaci e psicofarmaci....per sballarsi e non per rimettersi in piedi.....quindi....difficile acchiapparli!!!!!!
Io adoro lavorare in carcere perchè quando arrivano da me....nel nostro percorso terapeutico....hanno già visto il medico....lo psicologo...ed è passato quel tempo di ambientamento al carcere....che a volte dura mesi...anche perchè io sono l'unica assistente sociale....e ho un carico di pz così grande...che faccio fatica a vederli tutti....subito..!!!! e quindi utilizzo il lavoro dei miei colleghi che raccogliendo informazioni nei colloqui. e nei documenti che richiediamo ai servizi da dove provengono......mi aiutano a ricostruire le storie e il progetto prima di vederli....e quindi....mi facilitano...un pò... il tempo fa il resto....una persona che entra in carcere...non usa sostanze stupefacenti per un pò...e in quel " Pò"...i recettori si ripuliscono e le persone che incontro dopo un pò di mesi in carcere.....cominciano a far ri funzionare quel cervello....che la sotanza ha mandato in bambola....prima dell'arresto...insomma invece di parlare con zombie....incontro...."persone"....
Il resto lo fa " radio carcere"....siccome i pz sanno che io sono quella " che cammina"..e cioè che fa "muovere" le pratiche... quando mi presento e dico il mio nome spesso la risposta è : " Meno male Dottorè che l'ho incontrata!!!!!! HO fatto mille domandine ma lei nun m'ha chiamato mai!!!!! e poi...durante il colloquio...."Si lo so che a lei nun se devono dì le bugie se no s'incazza....me l'hanno detto che lei è brava ma tremenda!!!! "e via così.."
di fatto il mio lavoro è mettere insieme il lavoro di tutti e individuare percorsi alternativi alla detenzione....e cioè la comunità terapeutica, l'affidamento ai sert territoriali....il progetto di detenzione domiciliare con il lavoro delle educatrici ecc....insomma....io lavoro tanto per "fuori"....e quindi è ovvio che sono una ..." che cammina"....e che loro vedono come quella che te fa uscì!!!!!!
La difficoltà è la relazione fiduciosa....il pz tossicodipendente non si fida di sè....anche se è ....per proiezione al contrario....presuntuoso e inaccessibile....e quindi non si fida di chi può aiutarlo...e cioè noi operatori....che vediamo aspetti della patologia che loro neanche sanno e percepiscono.....
Ecco allora la " danza terapeutica"...mi piace pensarla così....come una danza.... in cui si balla insieme....si impara a lasciarsi andare...condurre...essere condotti....fino a percepire...che a un punto...si " balla "appunto... e tu sei fra le braccia dell'altro...e ti senti in sintonia..in armonia....nella gioia del sentirsi....in un altra dimensione....dove la realtà può essere percepita in un altro modo ...ma quel poco basta per farti percepire che dopo quel ballo......non sarai più lo stesso.....rispetto a come eri prima di iniziare a ballare!!!!
Io credo che il mio lavoro terapeutico sia efficace quando riesco ad entrare....nella " caduta " della persona che incontro.....
Nella relazione d'aiuto che si innesca con i miei pz io li ascolto e gli faccio comprendere che la responsabilità della loro patologia non è solo una loro " debolezza"....ma una patologia innescatasi su un uso - abuso - dipendenza da sostanze che ti toglie la volontà, il desiderio di vivere....e quel craving....ha a che fare con una complessa risposta neurofisiologica...che a volte è incomprensibile....e che la caduta nel vortice....può avere un senso e un significato se allarghiamo il contesto....e facciamo un "viaggio" "dentro"....per comprendere meglio il "fuori" e soprattutto il " dove" si può andare.....con la speranza e la fiducia nel cuore....che tutto è possibile....soltanto imparando a prendersi cura di sè.....e a mantenere per sempre questa attenzione a questo viaggio...che dura tutta la vita.....sia dentro il carcere...che fuori.....
Ecco allora che la ri - caduta....è possibile...è auspicabile a volte...è inclusa nel percorso d'aiuto e soprattutto necessaria per comprendere dove si sta e come si sta vivendo....un pò come gli attacchi di panico per le persone che vengono a fare rebirthing da noi....quel momento lì...ti serve per fermarti e per vedere se la tua felice e felice o no....un pò semplicistico...ma alla fine è così!!!!
In questo momento sto assistendo a delle ricadute di persone che ho avuto come pz nel mio percorso terapeutico....chi in carcere...chi fuori...e quello che mi più mi stupisce...è il loro " stupore" a ciò che sta accadendo!!!!!!I loro occhi...... della serie " ma perchè mi è capitato??? io che stavo così bene...io che ho faticato tanto per starci lontano e per stare sereno e bla ...bla...bla....".
Il lavoro di ri - costruzione....dalla caduta .... alla ricaduta...credo che sia proprio questo....per noi operatori ...no per me...Jole ...che assiste queste persone che cadono e ri - cadono....
Io credo nella potenza della relazione fiduciosa costruita in quel " danzare insieme".....credo che sia importante far sentire a quelle persone che pensano di mollare e continuare a cadere.....che quella strada ormai non è più percorribile....perchè appunto...c'è stato un " danzare insieme"....uno stare in un'altra dimensione di sè....fatta di emozioni di piacere....di gioia...di soddisfazione a sentirsi " bene " con se stessi e con gli altri....e soprattutto nel ravvivare il ricordo che quella " lucidità" data dal non uso....ti possa far sentire....qual'è la vera bella droga della Vita....che per me resta e rimarrà sempre l'AMORE...l'amore di sè per sè...quel prendersi cura che in carcere insegno e che loro mi insegnano....nella routine abitudinaria di farsi la doccia....andare a correre....leggere...riflettere....ascoltarsi....mettersi in gioco....vivere di poco e scoprire dentro di sè che la libertà non è oltre le sbarre ma dentro di sè....e quindi ci si può " liberare" da dentro....prima di andare fuori......
AI mie pz che ora sono in ri - caduta....posso oggi dire che chi cade si può rialzare....sempre....non siamo fatti per stare a terra....ma per camminare...e a volte camminiamo...anche quando stiamo fermi a terra.....è solo un modo di vedere la realtà da un'altra angolazione....e serve pure quello....sempre serve...tutto serve...Io credo che la sofferenza sia un bel motore per imparare ad amarsi..... Ken Wilebr afferma che è la " prima delle grazie"!
Io non resto mai delusa nelle ricadute dei mie pazienti...io mi deludo solo quando pensano di non dirmelo per " non dispiacermi"....e mi usano come alibi per continuare a farsi e a non smettere....ma anche quello è un " danzare insieme".....e quindi ...resto in quella delusione il tempo d comprendere che c'è un' unione degli opposti pure lì...e quindi mi fa male saperli in ricaduta...perchè li amo....e gli voglio bene...e poi via... un respiro e si riparte con la solita domanda.... " Ok adesso stai a terra....come ci rialziamo???? " ...e cioè.... " Ti va ancora di ballare con me???".
Buongiorno Mondo....buongiorno amori miei....tutti....Jole