domenica 18 dicembre 2022

Ricordi amorosi...

Vigilanza amorosa...2020 

Oggi ricorre il secondo anniversario della morte di mia madre. Ho ripescato questo post scritto due ggdopo la sua morte ...quando ero riplanata a casa dopo due gg intensi... la morte , il funerale, le persone care che  ci hanno dimostrato affetto e supporto...

Questo post che ho scritto mi ha riportato indietro nel tempo... in quel periodo increbile che è stato il 2020 per me... la malattia di Luca e la sua degenza... la morte di mamma e del papà di Luca nel successivo trimestre... insomma...un perdiodo decisamente intenso e complesso.

Mamma non c'è più e qualche giorno fa una nostra cara amica ci ha chiamato per condividere la scomparsa della sua di mamma...avvenuta dopo un tracollo fisico e mentale in pochi mesi... e che ha lasciato un vuoto dentro di lei... che ha perso in poco tempo i suoi cari... ( genitori e nonna.. ).

Io e Luca al telefono l'abbiamo accolta e supportata per il bene e l'amore che proviamo per lei... confermando la naturalità del morire...che ci appartiene come esseri umani, il fatto che le persone che amiamo invecchiano e certamente desiderano sempre morire prima dei propri figli... perchè il dolore della perdita di un figlio...anche no grazie... e che l'entropico corpo umano che abbiamo....purtroppo o per fortuna chi lo sà? degenera, deperisce , si logora e scompare...

....E sì! che soffrire è inevitale ...se quella persona l'hai amata... pensa non provare niente che angoscia...!!!

In mezzo... la Vita... questa esperienza misteriosa che ci è dato osservare oltre noi... non sappiamo da dove viene...e perchè...ma c'è...ed è meravigliosamente misteriosa e miracolosa viverla...Sai quando nasci e non sai quando muori....una specie di Gioco Cosmico ...Comico... diceva il grande Alan Watts...bellissimo...

Questa è l’opportunità offertaci dalla morte. Se riusciste ad accedere alla morte a occhi aperti e col sostegno degli altri, vi potrà accadere questa cosa straordinaria. E da quella prospettiva privilegiata, direste: «Non mi sarei voluto perdere quell’opportunità per nessuna ragione al mondo! Ora capisco perché moriamo!». Si muore per darci l’opportunità di capire il senso della vita, e possiamo farne esperienza solo quando lasciamo andare, perché è solo allora che si arriva a una situazione che l’ego non è in grado di affrontare. Quando non siamo più ipnotizzati, la nostra coscienza naturale riesce a percepire chiaramente lo scopo di tutto il nostro universo. Ma noi ci lasciamo sfuggire questa opportunità. Togliamo di mezzo la morte relegandola negli istituti di cura, anziché incoraggiarne l’accettazione sociale, anziché celebrarla. Non sto dicendo che il nostro letto di morte dovrebbe essere circondato da risate, palloncini e cotillon; sto solo dicendo che ci serve un nuovo approccio. Anziché fare le facce tristi e affrante (questo vale in particolar modo per i cristiani, che presumibilmente credono di andare in paradiso), è un dovere verso noi stessi elaborare un approccio alla morte del tutto nuovo.

Alla fine siamo riusciti a consolare la nostra amica?? non lo... abbiamo forse strappato un sorriso...in un momento triste... ma le abbiamo ricordato...a lei che ha un figlio bambino... di dare un " messaggio" a lui di questo evento che accadrà... a tutti noi...e quindi di " come " passare questi messaggi alle persone che amiamo...

In alcune culture si celebra la morte come una " festa"  un modo per ringraziare ...

Ho elaborato la perdita di mia madre... per anni malata di una malattia che l'ha sfinita...e non mi manca quella mamma malata lì che ho perso due anni fa... Ringrazio invece la mamma che ho avuto accanto...che mi ha aiutato a crescere mio figlio quando ne avevo bisogno...allegerendo...come solo le nonne sanno fare...quella apprensione materna che vorrebbe farti tenere il figlio sotto una campana di vetro... che mi ha permesso grazie alla sua leggerezza di nonna...di non pressare troppo... perchè non ce n'era bisogno... un figlio che volevo come dicevo io...e non come invece era lui....una donna a cui l'ho affidato quando io non potevo...certa che sarebbe stato bene con lei...perchè lei era presente e non invadente..."una ficata di nonna "diceva Emil...

E' stata una donna amata da mio padre...e che ha amato mio padre con la durezza che quella generazione richiedeva essere...perchè nessuno le ha insegnato ad essere dolce e morbida... lei ha perso la sua di madre a 3 anni e mezzo e poi ha fatto da madre...a tre fratelli maschi... e a 22 ...era già madre...

Ho bei ricordi di lei e del nostro stare insieme durante i suoi tredici anni di malattia...quando piano piano si è spenta ...e ha chiesto pietà per restare a casa sua e a morire nel suo letto.... me lo ha fatto giurare su Emil quando dall' ospedale mi ha pregato di portarla via...

Sono trascorsi due anni dalla sua scomparsa...  e c'è affetto e tenerezza e amore nel mio cuore... e non è andata via ...mi mancano solo i sensi per ricordarla...l'odore della pelle  e il calore della mano quando la prendevo per metterle la crema... il massaggio ai piedi... pettinarla e metterle il profumo che avevo anche io... l'acqua di sandalo dell'erbolario...per il resto... è qui...nei ricordi condivisi con mio fratello mia cognata e i miei nipoti...negli aneddoti che ricordiamo con Luca ed Emil...nei sorrisi che condivido con gli anguillarini che incontro quando mi capita di essere ad Anguillara e che mi dicono... "Oh!!! sei uguale a tu matre...!"

Ciao Mà era il mio saluto... ciao Jò! vai piano che nun te corre appresso nessuno... era il suo...

Buongiorno Mondo. Jole

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